Decriminalizzazione dell’aborto
Il problema della punibilità dell’aborto ha suscitato ampi e vivaci dibattiti negli scorsi decenni. Parecchi paesi avevano adottato la cosiddetta soluzione dei termini (non punibilità per le interruzioni di gravidanza nel corso dei primi tre mesi). La Svizzera conosceva una legislazione penale molto rigorosa, ma una prassi assai permissiva, tuttavia non uguale in tutte le regioni del paese. Numerosi furono i tentativi di modificare il nostro ordinamento giuridico.
Nella prima metà degli anni Settanta, già ero stato chiamato ad occuparmi del tema: avendo un incarico a tempo parziale presso la Divisione federale della giustizia, fui chiamato a fungere da segretario aggiunto straordinario della Commissione del nazionale che, in occasione di una seduta di tre giorni a Basilea, si stava appunto occupando della problematica dell’aborto. Il tentativo di modificare il codice penale fu tuttavia vano.
Quasi tre decenni dopo, eccomi designato relatore per lo stesso tema, confrontato con gli stessi argomenti e, in parte, con gli stessi periti di allora. Un’iniziativa parlamentare di Barbara Haering propone infatti la decriminalizzazione dell’interruzione della gravidanza nei primi tre mesi (soluzione dei termini). Il dibattito fu molto intenso e, agli Stati, l’esito finale fu tiratissimo (22 a 20). Un compromesso dell’ultimo minuto elaborato da me e dal collega Samuel Schmid permise di ottenere la maggioranza proprio durante la sessione di Lugano.
Qui di seguito i miei interventi:
– Marty 20 giugno 2000
– Marty 21 settembre 2000
– Marty 6 marzo 2001
Contro la modifica del codice penale è stato lanciato un referendum, respinto a larga maggioranza.
-La prigione contro l’aborto ?
in: Corriere del Ticino del 29 maggio 2002